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di Giuseppe Longo

CAPRIVA DEL FRIULI – Ma che bello! Una cornice così suggestiva e singolare il Festival Schippers non l’aveva mai avuta. Ieri invece, ricorrenza di San Martino che ha regalato, secondo tradizione, una stupenda giornata di sole, il concerto inaugurale è stato “ambientato” nella barricaia delle cantine medioevali di Villa Russiz, sul Collio caprivese. Proprio qui, l’Orchestra “Thomas Schippers” ha regalato alcune affascinanti pagine del Barocco europeo, il filone che accompagnerà in questa prima parte del Festival, mentre la seconda e la terza saranno, come è noto, dedicate al periodo classico e a quello romantico, come ha anticipato Carlo Grandi, direttore artistico della manifestazione. Questo pomeriggio, invece, alle 18, la formazione musicale tornerà, per il suo secondo concerto, nell’antica Basilica di Santa Maria Assunta, sul colle carsico di Muggia Vecchia, mentre martedì prossimo l’appuntamento sarà, alle 20.30, a Villa Romano, a Case di Manzano. Infine, nello spirito di Go!2025, il giorno successivo, alle 20, la “Schippers” sconfinerà nella vicina Slovenia, con un programma tutto speciale, nel Santuario mariano della Castagnavizza, sopra Nova Gorica, città che con la nostra Gorizia formerà tra poco più di un anno la Capitale europea della cultura.

Ha fatto gli onori di casa, dando il benvenuto all’Orchestra espressa dall’associazione guidata dall’avvocato Cristiano Gobbi, presente al concerto, il direttore della Fondazione Villa Russiz e della sua prestigiosa azienda vitivinicola, Giulio Gregorutti, portando il saluto del presidente Antonio Paoletti e richiamando gli ideali che stanno alla base della benemerita istituzione. Quindi, il via alla musica con una sinfonia del tedesco Johann Adolf Hasse (Bergedorf 1699-Venezia 1783) che fece dell’Italia la sua patria d’elezione, dove era conosciuto come il “caro sassone”. Un autore poco conosciuto fra quelli del Settecento, ma che ha regalato tra le barriques un’avvincente e festosa pagina, opportunamente scelta del maestro Grandi quale brano d’apertura del Festival Schippers 2023 denominato, in questa prima fase, “Fantasia e contrappunto nella musica europea dell’Età Barocca”. Quindi, ecco il “Maestro della Nazioni”, l’istriano Giuseppe Tartini (Pirano 1692-Padova 1770), un autore di casa nostra del quale gli archi hanno proposto una coinvolgente lettura dei tre tempi della Sinfonia in Re Maggiore. Frizzante e giocosa, poi, la seconda parte del concerto, aperta con Georg Philipp Telemann (Magdeburgo 1681-Amburgo 1767) e la sua Suite Burlesque, nella quale hanno fatto la comparsa personaggi della commedia musicale francese che rispondono ai nomi di Arlecchino, Colombina, Pierrot e altri ancora. Infine, dalla Germania si è passati alla Francia di Jean-Philippe Rameau (Digione 1683-Parigi 1764) del quale la “Thomas Schippers” ha eseguito la bellissima suite “Les Indes Galantes”. Musica dal ritmo veloce e incalzante che ha letteralmente elettrizzato il pubblico seduto fra le piccole botti di rovere, nelle quali stanno maturando alcuni dei famosi vini di Villa Russiz. Un gran finale, sottolineato anche da un paio di bis regalati dalla formazione di Carlo Grandi, composta da Laura Grandi, Marco Favento, Daniel Longo, Lucia Premerl, Lorenzo Mian e Simonetta Fumiato (violini); Rachele Castellano e Giovanni Boscarato (viole); Massimo Favento (violoncello), Marco Abbrescia (contrabbasso) e Valentina Roselli (chitarra). Tutti applauditissimi! Sarà sicuramente così, fra poche ore, anche a Muggia Vecchia e martedì a Villa Romano.

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In copertina, il maestro Carlo Grandi mentre spiega il concerto; all’interno, altre immagini della bellissima serata nelle storiche cantine di Villa Russiz a Capriva.

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